Синтаксические и функционально-семантические особенности употребления условного наклонения в итальянском языке
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Una soluzione salomonica che dovrebbe mettere a tacere tutte le polemiche (...). (in 'il Giornale', 27-10-1995)
• opinione garbatamente a contrario: "Gli scalatori di alta montagna sono degli sconsiderati perchй mettono a repentaglio la loro vita. Lei, dottore, che ne pensa?" "Ma io, veramente, non sarei cosi severo in proposito."
• presa di distanza ironicamente tagliente in forma di domanda: Un
ipotetico professore a un ipotetico interrogato: "E tu avresti studiato?"
(come a dire: "Checchй tu insista a dire, non hai studiato proprio.") - "E
quello sarebbe un bravo medico?" (si potrebbe dire di un medico che
immeritatamente gode di buona fama)
• domanda in tono di incredulitа o di risentimento per impedire o
disapprovare fatti o progetti dell'interlocutore o di altri; o anche per
provocare l'interlocutore stesso: Che farebbe tuo fratello stasera!?
Uscirebbe?! (Come a dire: "Se ha un'intenzione del gйnиre, se la tolga
dalla testa.") - Tu esporresti un tale monumento in luogo pubblico? (l.
Silone, Il segreto di Luca) - "Come sarebbe a dire?!" chiese il commissario
sbarrando gli occhi. (P. Chiara, I giovedi della signora Giulia').
La stessa domanda al passato, puo anche servire a smentire un fatto o
a difendersi da qualche accusa: Anna: "E' stato Carlo a dire che Luigi...."
Carlo: Che cosa avrei detto io?".
III. IL periodo IPOTETICO
1.Le frasi ipotetiche
Le frasi ipotetiche (cioи le proposizioni subordinate introdotte nella gran
parte dei casi dall'operatore di subordinazione se) formano, insieme alle
proposizioni sovraordinate da cui dipendono, frasi complesse
tradizionalmente chiamate «periodi ipotetici», che noi chiameremo anche
«costrutti condizionali».
All'interno di un costrutto condizionale la proposizione subordinata viene
chiamata «protasi», mentre la proposizione sovraordinata viene chiamata
«apodosi»; prese singolarmente protasi ed apodosi possono essere frasi
semplici, come in (1), oppure frasi complesse che contengono proposizioni
coordinate, come in (2), o frasi complesse contenenti (almeno) una
proposizione subordinata come in (3):
(1) Se partiamo abbastanza presto, non troveremo molto traffico.
(2) Se il treno non и in ritardo ed i vagoni non sono troppo affollati, faremo un viaggio comodo ed arriveremo in tempo per la partita.
(3) Se credi di essere troppo stanco per fare quel lavoro, sarа meglio
affidarlo a qualche altro tuo collega.
Inoltre l’apodosi di un costrutto condizionale non deve essere
necessariamente una proposizione principale, ma puт essere a sua volta
subordinata ad un'altra proposizione principale, come in (4):Mi hanno detto
che dovrт fare un'ottima prova, se voglio veramente ottenere l'incarico.
a)Semantica del costrutto condizionale
Parlando di «periodo ipotetico» e «costruttto condizionale» si identifica
la costruzione in base alle sue caratteristiche funzionali: con la protasi
si «ipotizza» una «condizione», soddisfatta la quale si ha come
«conseguenza» quanto espresso dall'apodosi. Il costrutto esprime
globalmente un'ipotesi ed instaura fra il contenuto proposizionale della
protasi (che simbolizzeremo con «p») e quello dell'apodosi (che
simbolizzeremo con «q») un rapporto del tipo «condizione-conseguenza».
Per esempio, con una frase come (1) si ipotizza che, soddisfatta la
condizione di una partenza sufficientemente mattiniera (p), si avrа come
conseguenza un viaggio tranquillo per la scarsitа di traffico (q): p e q
non sono presentati sicuramente ed indipendentemente come veri, ma data la
veritа di p deve seguirne la veritа di q. Questo aspetto del significato di
un costrutto condizionale puт essere cosм riassunto: un costrutto
condizionale ipotizza che i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi
siano entrambi veri («se p, q» - «Pvero E qvero»).
Nel caso in cui alla partenza mattiniera (p) faccia poi sйguito un viaggio
clamorosamente ritardato dal traffico (non-q) la frase in (1) sarа
considerata un «cattivo» consiglio, oppure una previsione «sbagliata»: un
costrutto condizionale non prevede che il contenuto proposizionale della
protasi sia vero e che quello della apodosi sia falso.
Inoltre nella comunicazione quotidiana, ordinaria, l'enunciazione di una
sequenza come (1) suggerisce all'interlocutore che una partenza ritardata
(non-p) avrebbe come conseguenza l'incontro di un denso traffico (non-q).
Questo suggerimento, esprimibile con (5), и una «inferenza sollecitata» (o
«invitata») dal costrutto condizionale esemplificato in (1), e mostra un
altro aspetto del significato di un periodo ipotetico, cosм riassumibile:
un costrutto condizionale ipotizza che i contenuti proposizionali di
protasi ed apodosi siano entrambi falsi («se p, q» — «pFalso E q Falso»):
(5) Se non partiamo abbastanza presto, troveremo molto traffico.
Unendo quanto proposto finora, possiamo dire che un costrutto condizionale
ipotizza che i contenuti proposizionali di protasi ed apodosi possano
essere o entrambi veri, o entrambi falsi (grazie all'inferenza
sollecitata).
Questo significato, ottenuto per (1) combinando appunto (1) e (5), ovvero
la sua inferenza sollecitata, corrisponde a quello espresso direttamente ed
esplicitamente da un costrutto condizionale con la protasi introdotta
dall'operatore di subordinazione solo se:
(6) Solo se partiamo abbastanza presto non troveremo molto traffico.
Un costrutto come (6), detto «bi-condizionale», ha un significato
parafrasabile proprio con l'accostamento di (1) e di (7):
(7) Se non partiamo abbastanza presto, troveremo molto traffico.
La sinonimia tra i costrutti condizionali e quelli bicondizionali, e tra
gli operatori di subordinazione se e solo se, и perт solo apparente: un
costrutto bicondizionale, grazie alla presenza di solo se, ha sempre e per
forza l'interpretazione ottenibile combinando insieme gli schemi presentati
sopra, mentre un costrutto condizionale semplice puт avere sia
l'interpretazione bicondizionale (grazie all'inferenza sollecitata) sia
l'interpretazione piщ debole, priva dell'inferenza sollecitata.
Per esempio, una sequenza come (8) presenta, tramite la coordinazione dei
due infiniti, non una ma due condizioni, e puт essere parafrasata con un
costrutto che abbia due protasi coordinate, una per ogni condizione, come
(9):
(8) Se continua a non piovere e a non nevicare, la prossima estate
rischieremo la siccitа.
(9) Se continua a non piovere e se continua a non nevicare, la prossima
estate rischieremo la siccitа.
Ma in (9) non и possibile dare una interpretazione bicondizionale alle due
protasi, e non и possibile sostituire i due se con due solo se, come si
vede dalla inaccettabilitа di (10):
(10) Solo se continua a non piovere e solo se continua a non nevicare, la
prossima estate rischieremo la siccitа.
Infatti il significato di solo entra in contraddizione con il significato
di e; l'unica interpretazione possibile per i due se di (9) и quella
semplice, priva dell'inferenza sollecitata. L'interpretazione
bicondizionale (con l'inferenza sollecitata) puт emergere solo combinando
le due condizioni in un unico contenuto proposizionale complesso; cosм
l'interpretazione di (11) puт essere parafrasata con l'accostamento di (12a-
b):
(11) Solo se continua [a non piovere e a non nevicare], la prossima
estate rischieremo la siccitа.
(12) a. Se continua [a non piovere e a non nevicare], la prossima estate
rischieremo la siccitа.
b. Se non continua [a non piovere e a non nevicare], la prossima estate non
rischieremo la siccitа.
Formalizzeremo quindi la differenza di significato esistente fra i
costrutti bi-condizionali ed i costrutti condizionali con gli schemi
rappresentati rispettivamente in (13) ed in (14):
(13) «Solo Se p, q» —» «Pvero E qvero» O «pFalso E qFalso»
(14) «Se p, q» — «pVero E qvero» (O «Pfalso E qFalso»)
b)Concordanza dei tempi e semantica dei modi
L'italiano presenta un sistema standard di concordanza di modi e Tempi
verbali all'interno dei costrutti condizionali, che nella lingua
contemporanea и affiancato da una variante colloquiale che si sta
diffondendo anche a livelli piщ alti, e da un sistema «substandard» tipico
solamente di alcune varietа piщ basse.
Nel primo sistema и possibile avere l'indicativo in protasi ed apo dosi, come in (15), il congiuntivo imperfetto nella protasi e il condizionale
semplice nell'apodosi, come in (16), e il congiuntivo piuccheperfetto nella
protasi e il condizionale composto nell'apodosi, come in (17) :
(15) Se vieni alla festa, ti divertirai moltissimo.
(16) Se venissi alla festa, ti divertiresti moltissimo.
(17) Se fossi venuto alla festa, ti saresti divertito moltissimo.
La variante colloquiale del sistema standard, presente talora anche in
livelli piщ alti, prevede la possibilitа che l'indicativo imperfetto
sostituisca il congiuntivo piuccheperfetto nella protasi e / o il
condizionale composto nell'apodosi, come in (18):
(18) a. Se lo sapevo prima, sarei arrivato in tempo a salutarti. b. Se lo sapevo prima, arrivavo in tempo a salutarti. c. Se l'avessi saputo prima, arrivavo in tempo a salutarti.
Il tipo in (18b) и presente nel seguente es. da Manzoni, che riproduce il
parlato spontaneo:
(19) «Se mi s'accostava un passo di piщ, soggiunse, l'infilavo addirittura, prima che avesse tempo di accomodarmi me, il birbone» (A. Manzoni, promessi sposi, cap. XXXTV)
Nell'apodosi si puт avere anche il piuccheperfetto con valore di
compiutezza :
(20) Se non fosse successo / succedeva quell'incidente, a quest'ora eravamo
giа arrivati.
Nel sistema «substandard» invece dei modi congiuntivo e condizionale appare
l'indicativo, cosм che (2 la) corrisponde all'incirca a (15) (ma a volte
anche a (16)), mentre (21b) corrisponde all'incirca a (16) e (17) (anche
questo sistema и piщ complesso di quanto appaia da questa sintetica
presentazione, e le corrispondenze con il sistema standard sono piщ
irregolari di quanto qui accennato:
(21) a. Se vieni alla festa, ti divertirai un sacco. b. Se venivi alla festa, ti divertivi un sacco.
In vari usi dialettali sono piщ diffusi sistemi «simmetrici», con
congiuntivo in protasi ed apodosi oppure condizionale in protasi ed
apodosi. Questi usi, decisamente substandard, sono ritenuti concordemente
inaccettabili, e tuttavia appaiono frequentemente sia in varietа regionali
sia anche come lapsus. Alcuni ess. sono:
(22) «Se io fossi uomo ci andassi ogni sera» (D. Dolci, Conversazioni,
Torino, 1962, p. 290)
(23) «Io sono sicuro che se farei il boia riuscirei bene» (lo speriamo che
me
la cavo. Sessanta temi di bambini napoletani, a cura di M. D'Otta, Milano,
Mondadori, 1990, p. 41)
L'uso del congiuntivo nell'apodosi и caratteristica di certo parlato
spontaneo meridionale.
L'uso del condizionale anche nella protasi, come in (23), и molto comune
nel linguaggio infantile in tutta Italia.
Non sembra possibile, invece, la combinazione con condizionale nella
protasi e congiuntivo nell'apodosi.
c)Il sistema dell'italiano standard
Nell'italiano standard и possibile trovare diverse combinazioni di Tempi
verbali dell'indicativo in protasi ed apodosi; sono possibili, per esempio, presente piщ presente, come in (24a), e presente piщ futuro semplice, come
in (24b):
(24) a. Se piove, esco con l'ombrello.
b. Se (domani) piove, uscirт con l'ombrello.
Non c'и una corrispondenza obbligatoria fra Tempo verbale e tempo
cronologico: in (24a) ad esempio il presente non и necessariamente
«deittico», anzi и piщ facilmente interpretabile come presente
«atemporale», e in (24b) и orientato, anche grazie alla presenza di domani
nella protasi e di un tempo futuro nell'apodosi, verso il futuro.
Sono poi possibili combinazioni di futuro semplice piщ futuro semplice
come, in (25a), perfetto composto piщ presente, come in (25b), perfetto
composto piщ futuro semplice, come in (25c), e perfetto composto piщ
perfetto composto, come in (25d):
(25) a. Se domani ci sarа bel tempo, andremo a sciare.
b. Se hai comprato il giornale, possiamo vedere che film ci sono stasera.
c. Se ti sei ricordato di portare la carbonella, forse riusciremo a
preparare la grigliata.
d. La settimana scorsa ho telefonato a Giorgio, ma non sono riuscito a
trovarlo in casa: se и andato in vacanza, ha finalmente potuto riposarsi.
In (25d) il contesto linguistico precedente il costrutto condizionale ne
permette una lettura piщ naturalmente ipotetica: «Non so se Giorgio и
andato in vacanza: lo ipotizzo solamente sulla base della sua mancata
risposta al telefono; nel caso ci sia andato, starа godendosi il suo
meritato riposo». Di solito invece i costrutti condizionali con i tempi
passati dell'indicativo sono piщ facilmente interpretati come causali, cioи
«fattuali», piuttosto che ipotetici, come si vede dalla parafrasi (26b) di
(26a):
(26) a. Se hai sostenuto quella posizione, hai avuto torto.
b. Siccome hai sostenuto quella posizione, hai avuto torto.
Esistono costrutti condizionali con l'imperfetto in protasi ed apodosi, da
non confondere con quelli formalmente identici ma appartenenti o alla
variante colloquiale del sistema standard (v. la frase (18b)) o al sistema
«substandard» (v. la frase (21b) ; in questi costrutti il se assume un
valore parafrasabile con ogni volta che:
(27) In quel periodo se riuscivamo ad alzarci abbastanza presto correvamo
subito a guardare l'alba, e poi nella stalla per bere il latte appena
munto.
Non sono possibili costrutti condizionali con il perfetto semplice in
protasi ed apodosi , come si vede dall'inaccettabilitа di (28):
(28) Se prenotammo in tempo, assistemmo alla prima di Falstaff.
Oltre all'indicativo l'italiano standard prevede nei periodi ipotetici
combinazioni di congiuntivo piщ condizionale; si trovano usualmente il
congiuntivo imperfetto nella protasi e il condizionale semplice
nell'apodosi, come in (29a-b), o il congiuntivo piuccheperfetto nella
protasi e il condizionale composto nell'apodosi, come in (29c):
(29) a. Se piovesse molto forte, uscirei con l'ombrello. b. Se fossi un marziano, avrei le orecchie verdi. c. Se non foste arrivati in ritardo, non avreste perso il treno.
Sono perт anche possibili costrutti che presentino il congiuntivo
piuccheperfetto nella protasi e il condizionale semplice nell'apodosi, come
in (30a): in questo modo viene segnalata la «distanza» cronologica tra i
contenuti espressi dalle due proposizioni; inoltre sono possibili costrutti
con il congiuntivo imperfetto nella protasi e il condizionale composto
nell'apodosi, come in (30b):
(30) a. Se quell'edificio fosse stato venduto, nell'archivio del catasto
ce ne sarebbe traccia, b. Se Enrico fosse a casa, avrebbe risposto al
telefono.
Utilizzando l'opposizione tra la concordanza all'indicativo e quella al
congiuntivo-condizionale all'interno di un periodo ipotetico un parlante
indica diversi gradi di «probabilitа» per i contenuti proposizionali di
protasi ed apodosi:
— l'uso dell'indicativo segnala la «possibile veritа» dei contenuti;
— l'uso del congiuntivo-condizionale ne segnala la «possibile falsitа».
L'opposizione и illustrata attraverso il confronto tra due costrutti le cui
proposizioni componenti esprimano gli stessi contenuti:
(31) a. Se nevica prima di domenica, andiamo a sciare a Cortina. b. Se nevicasse prima di domenica, andremmo a sciare a Cortina.
In (3 la) il progetto viene presentato come molto piщ probabile rispetto a
(31b): nel primo caso viene configurata la possibilitа che nevichi, con la
conseguente vacanza sugli sci, mentre nel secondo caso viene configurata la
possibilitа che non nevichi, con la conseguente rinuncia alla vacanza sugli
sci.
Questa differenza si evidenzia con una prova di compatibilita semantica.
Aggiungendo ad un periodo ipotetico all'indicativo una frase da cui si
possa inferire la «sicura falsitа» del contenuto proposizionale della
protasi, si ottiene una sequenza semanticamente anomala, perchй la
«possibile veritа» segnalata dall'indicativo si scontra con un contenuto
«sicuramente falso»:
(32) Se Gianni и in macchina ci puт dare un passaggio, ma oggi Gianni и
venuto in autobus.
Allo stesso modo, aggiungendo ad un periodo ipotetico al congiuntivo-
condizionale una frase da cui si inferisca la «sicura veritа» del contenuto
proposizionale della protasi si ottiene di nuovo una sequenza
semanticamente anomala, perchй la «possibile falsitа» segnalata dal
congiuntivo-condizionale si scontra con un contenuto «sicuramente vero»;
(33) a. Se Gianni fosse in macchina potrebbe darci un passaggio, ma
Gianni и (sempre) in macchina.
b. Se Gianni fosse stato in macchina avrebbe potuto darci un passaggio, ma
Gianni era in macchina.
d) I costrutti 'controfattuali'
Alcuni periodi ipotetici al congiuntivo-condizionale non sembrano
comunicare la «possibile falsitа» dei contenuti proposizionali di protasi
ed apodosi, quanto piuttosto la loro «sicura falsitа»: sono i costrutti
tradizionalmente chiamati «controfattuali» o «periodi ipotetici
dell'irrealtа». Questi casi, comunque, non costituiscono un tipo a parte.
Come vedremo subito, i costrutti con congiuntivo imperfetto e condizionale
semplice sono interpretati come controfattuali solo quando all'indicazione
morfosintattica di «possibile falsitа» si aggiungono altre indicazioni di
falsitа, provenienti in genere dal confronto fra contenuto proposizionale
espresso e contesto extralinguistico; quanto ai costrutti con congiuntivo
piuccheperfetto e / o condizionale composto, essi sono sempre interpretati
come controfattuali, a meno che dal contesto linguistico emergano indicazioni del contrario, ovvero
segnalazioni di «non-falsitа» (come si vedrа in (36), (37) e (38b)).
La controfattualitа non и quindi un significato rigidamente connesso ad una
determinata concordanza di modi e Tempi verbali, ma un effetto semantico
complesso, che deriva dall'interazione della morfosintassi (congiuntivo
imperfetto piщ condizionale semplice o congiuntivo piuccheperfetto e / o
condizionale composto) con il contenuto proposizionale di protasi ed
apodosi e con il contesto linguistico ed extralinguistico.
La combinazione «congiuntivo imperfetto nella protasi + condizionale
semplice nell'apodosi» sembra neutralizzare l'opposizione tra «mera
ipoteticitа» e «controfattualitа», poichй puт esprimere sia l'uno sia
l'altro valore semantico; essa и utilizzabile per esempio anche in (34a), che presenta solo un'ipotesi, e non due contenuti proposizionali «falsi»:
(34) a. Se piovesse molto forte, uscirei con l'ombrello. (= 29a) b. Se fossi un marziano, avrei le orecchie verdi. (= 29b)
Un costrutto come (34a) puт essere enunciato con tono polemico, da un
parlante che sta uscendo «senza» ombrello in una giornata appena
piovigginosa: in questo caso si otterrebbe una interpretazione
«controfattuale», come, all'incirca, «non piove molto forte, e (perciт) sto
uscendo senza ombrello».
La controfattualitа compare dunque quando all'indicazione di «possibile
falsitа» fornita dalla concordanza si aggiunge una indicazione di «sicura
falsitа» derivata dal confronto tra il contenuto proposizionale espresso
dal costrutto ed il contesto extralinguistico: per (34b) il parlante
patentemente non и un marziano, e non ha le orecchie verdi; per
l'interpretazione controfattuale di (34a), al momento dell'enunciazione sta
piovendo poco, ed il parlante sta uscendo senza ombrello.
Ora, nelle frasi (35) la comparsa del congiuntivo piuccheperfetto nella
protasi e/o del condizionale composto nell'apodosi sembra segnalare la
falsitа dei contenuti proposizionali espressi dal costrutto, e quindi la
controfattualitа:
(35) a. Se quell'edificio fosse stato venduto, nell'archivio del catasto
ce ne sarebbe traccia. (= 30a)
b. Se Enrico fosse a casa, avrebbe risposto al telefono. (= 30b)
c. Se non foste arrivati in ritardo, non avreste perso il treno.(= 29c)
Ma una protasi al congiuntivo piuccheperfetto non и una condizione sufficiente per ottenere una interpretazione controfattuale; in (36) il contesto linguistico aggiunto a (35a) mostra che con il costrutto condizioniale il parlante sta solo compiendo un'ipotesi sul passato (da verificare nel presente):
(36) Se quell'edificio fosse stato venduto, nell'archivio del catasto ce ne sarebbe traccia: bisogna quindi passare a controllare in quell'ufficio.
Neppure una apodosi al condizionale composto и condizione sufficiente per
ottenere una interpretazione controfattuale: (35b) sembra comunicare che
«Enrico non и a casa, e (perciт) non ha risposto al telefono», ma la
versione «condizionale concessiva» di (35b), cioи
(37), presenta ugualmente una apodosi al condizionale composto, senza per
questo segnalarne la falsitа:
(37) a. Anche se Enrico fosse a casa, non avrebbe risposto al telefono.
b. Se Enrico fosse a casa, non avrebbe comunque risposto al telefono.
(37) и parafrasabile con «и possibile che Enrico sia a casa, ed и possibile
che non lo sia; in un caso come nell'altro 'non' risponderebbe al
telefono».
Anche nel caso in cui compaiano sia il congiuntivo piuccheperfetto nella
protasi sia il condizionale composto nell'apodosi l'interpretazione
controfattuale non и garantita. Se infatti (38a) sembra indicare che il
protagonista «non» и partito alle 3, e che (quindi) «non» и arrivato alle
9, una sequenza come (38b), con due costrutti condizionali collegati
asidenticamente, mostra che il parlante sta facendo solo ipotesi sul
passato, come nel caso di (36), e non ha alcuna certezza sulla falsitа dei
contenuti proposizionali espressi da protasi ed apodosi:
(38) a. Se avesse preso il treno delle 3 sarebbe arrivato alle 9.
b. Se avesse preso il treno delle 3 sarebbe arrivato alle 9; se avesse
preso quello delle 5 sarebbe arrivato alle 11; adesso sono le 13, e quindi
dovremmo comunque trovarlo in albergo.
Le stesse ipotesi, presentate con maggior sicurezza, possono essere
espresse dalla versione all'indicativo di (39):
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